L'arte del restauro


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Esempio restauro

Gli interventi sulle opere d'arte si iniziano ad eseguire già dall'antica Grecia. A Roma, invece, gli interventi più che preservare le opere tendevano a danneggiarle attraverso le modifiche apportate. Si usavano oli per la conservaione dei legni e per il distacco di pitture murali, le statue di marmo venivano pulite e lavate continuamente mentre con delle patine speciali si rivestivano le sculture in bronzo.
Nel rinascimento nasce la passione per l'archeologia e quindi sculture bassorilievi di epoca romana vengono restaurate assemblando ad esse parti provenienti da opere diverse.
Nel seicento i dipinti vengono ridotti o ingranditi a secondo dello spazio disponibile, si usano vernici giallastre su quadri e cornici, vengono applicate le prime foderature ai dipinti, ma è con le istituzioni dei primi Musei di Belle Arti, luoghi di studio e di formazione, che ci sarà una metodica di restauro più corretta.
Nel settecento il restauratore avrà una propria identità professionale: i pittori non interverranno più su dipinti come avveniva nei secoli precedenti.
Nell'ottocento si svilupperà il concetto della conservazione della patina ossia il percorso storico di un manufatto artistico.
Nel 1939 nasce l'Istituto Centrale per Restauro che segnerà la tappa fondamentale nell'evoluzione del ripristino delle opere d'arti.
Il restauro è dunque il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, in vista della sua trasmissione del futuro (Cesare Brandi). Bisogna per cui riconoscere un'opera e intervenire correttamente. Si restaura solo la materia dell'opera d'arte senza commettere falso artistico o falso storico. L'intervento deve mirare alla riconoscibilità e alla reversiblità per facilitare gli eventuali interventi futuri. Il restauro include alcune priorità che sono la conservazione, ossia la durata di un'opera d'arte, la prevenzione, la salvaguardia e la mautenzione. Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che oggi esiste una sempre più viva cooperazione tra lo storico dell'arte e il restauratore, ossia la riflessione critica e la metodologia d'intervento. Il restauratore non può improvvisare, ma deve avere una conoscenza ben dettagliata dei materiali e deve conoscere anche i cosiddetti segreti di bottega limitandosi al minimo intervento per evitare traumi all'opera stessa.

Cell. 349/4237159